Sicurezza sul Lavoro: classificazione del rischio

In tema di Salute e Sicurezza sul Lavoro, uno degli obblighi fondamentali del datore di lavoro è garantire ai propri collaboratori una formazione adeguata in relazione ai rischi specifici legati alla mansione svolta.

Ma come si individua il livello di rischio corretto (basso, medio, alto) in base all’attività aziendale?
Vediamolo insieme.


Classificazione del rischio: perché è importante?

Ogni attività lavorativa espone i lavoratori a specifici fattori di rischio. La classificazione del rischio aziendale è necessaria per:

  • Identificare la durata e i contenuti del corso obbligatorio per i lavoratori.
  • Attuare le misure preventive e protettive più idonee.
  • Rispondere agli obblighi di legge e prevenire sanzioni.

Come si determina il livello di rischio?

La valutazione del rischio aziendale si basa su:

  • Codice ATECO dell’attività (identifica la categoria di rischio secondo l’Accordo Stato-Regioni 21/12/2011).
  • Valutazione dei rischi (DVR), che considera rischi specifici: chimici, biologici, meccanici, legati a movimenti ripetitivi, stress, etc.
  • Contesto operativo: presenza di macchinari, lavori in quota, movimentazione carichi, esposizione ad agenti nocivi, ecc.

Esempi pratici di classificazione dei rischi

Settore/AttivitàCodice ATECOLivello di rischio
Uffici amministrativi, consulenza69.10, 70.22Basso
Commercio al dettaglio, ristorazione47.11, 56.10Medio
Costruzioni, industria manifatturiera41.20, 25.61Alto

Il corso di formazione per i lavoratori

Il Corso Sicurezza Lavoratori si articola in:

  • Formazione Generale: 4 ore – 15 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 – SCHEDA CORSO
  • Formazione Specifica:
    • Rischio Basso: 4 ore – 15 aprile 2025, dalle ore 14:00 alle ore 18:00 – SCHEDA CORSO
    • Rischio Medio: 8 ore – 15 aprile 2025, dalle ore 14:00 alle ore 18:00 e 16 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 13:00 – SCHEDA CORSO
    • Rischio Alto: 12 ore – 15 e 16 aprile 2025, dalle ore 9:00 alle ore 18:00 – SCHEDA CORSO

La formazione deve essere aggiornata ogni 5 anni, o in caso di cambio mansione o introduzione di nuovi rischi.

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Cosa dovrebbe fare un’azienda oggi

  1. Verificare il codice ATECO e consultare l’Accordo Stato-Regioni.
  2. Analizzare il DVR con il RSPP o un consulente.
  3. Formare i lavoratori con percorsi coerenti al livello di rischio individuato.
  4. Documentare la formazione effettuata.

Conclusione

Investire in una corretta classificazione dei rischi e nella formazione mirata dei lavoratori non è solo un obbligo di legge: è uno strumento strategico per proteggere le persone, migliorare la cultura aziendale e prevenire incidenti.

Hai bisogno di supporto per individuare il rischio corretto nella tua azienda o per avviare i corsi obbligatori?

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